Covid e Capelli 21 Febbraio 2021 – Postato in: Cura dei Capelli

Il Covid-19 e lo tsunami emotivo che l’ha accompagnato in questi lunghi mesi, ha acceso un ulteriore campanello d’allarme. I dati raccolti da attendibili ricerche rivelano che quasi una persona su tre ha riscontrato una forte e anomala caduta di capelli, dopo aver contratto il tanto temuto virus.
Problematica  questa riscontrata in modo più evidente, rispetto alla fisiologica caduta stagionale, anche tra coloro non risultati positivi al Covid.

Ma dove possiamo ricercare le cause? Facciamo un passo indietro e chiariamo il concetto di caduta stesso.

Il ciclo di vita del capello si divide in 3 distinte fasi:
1 – anagen (crescita) che dura mediamente dai 2 ai 7 anni e coinvolge circa 80/90 % dei capelli. È la fase in cui in capelli crescono, con un ritmo di circa 1 cm al mese.
2 – catagen (involuzione) che si manifesta per 2/3 settimane e riguarda l’1% dei capelli. Qui il follicolo comincia a diminuire e progressivamente arresta la propria attività.
3 – telogen (riposo) che persiste per circa 3 mesi e coinvolge il 10/20% della chioma. Durante questa fase il capello è ormai “morto”, il bulbo risale verso l’epidermide e si stacca, per lasciare spazio alla nuova fase anagen del capello.
Durante quest’ultimo processo basta una leggera trazione per staccare il capello, ormai destinato a lasciare il cuoio capelluto. Significa che quotidianamente perdiamo dai 50 ai 100 capelli, numeri questi che rientrano nella normalità.

Quando si manifesta una caduta anomala, si intende che il ciclo vitale del capello ha subito un’alterazione, dovuta a svariate cause, che porta una quantità eccessiva di capelli in fase telogen ( fino al 40/50 %).
Questo tipo di caduta viene appunto denominata telogen effluvio ed è considerata assolutamente reversibile (a differenza del defluvio e di altri tipi di alopecie).
Ciò che diventa importante è analizzare le cause che conducono a questa tipologia di caduta e come possono essere relazionate al virus attuale.
Consideriamo inoltre che i pazienti covid hanno manifestato questo disturbo ben 3 mesi dopo che il virus li ha attaccati e per una durata di almeno altri 3 mesi.

CAUSE PRINCIPALI DELLA CADUTA DEI CAPELLI

Tralasciamo la CADUTA ANDROGENETICA (calvizia), che è direttamente legata a fattori genetici ed ereditari.
La prima fondamentale causa di un effluvio va individuata nei fattori di stress! (eccesso di cortisolo).
È evidente che tale condizione non riguarda solo gli infettati, ma tutte le persone che attraverso blocchi, restrizioni, disagi, ansia da lavoro e stress emotivo, hanno patito lo stravolgimento delle loro esistenze.
Ad intervenire negativamente sulla salute dei capelli, per i soggetti Covid positivi, va inoltre considerata la tempesta infiammatoria che ne deriva e lo sforzo significativo che l’organismo svolge per affrontare il virus.
Oltre ai fattori di stress, per le persone non colpite dall’epidemia, altre importanti cause  possono essere riconducibili all’effluvio.
Per esempio una repentina perdita di peso, improvvisi cambiamenti ormonali, ipertiroidismo o carenza di ferro, zinco, magnesio, antiossidanti, sali minerali, selenio e  vitamine (biotina).

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La prima cosa da fare è sicuramente quella di non allarmarsi per evitare ulteriore stress al nostro organismo.
Meglio  correre al riparo adottando abitudini che possono abbassare il nostro livello di ansia.
Pensiamo ad esempio a pratiche rilassanti come massaggi ayurvedici, yoga, meditazione o altre tecniche antistress.
Indispensabile diventa poi adeguare l’alimentazione al nostro fabbisogno, andando ad intervenire laddove rileviamo carenze nutrizionali, anche con integratori specifici, se necessario.

Ulteriore risorsa è la possibilità di stimolare la ricrescita attraverso fiale o lozioni a base di minoxidil, aminexil o stemoxidina, preferibilmente su consiglio di esperti qualificati.